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STORIA e CULTURA

– Fuori di testa –

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Buon pomeriggio mondo!

Il giudizio degli altri, spesso, ha il potere di cambiare un po’ la propria identità.

Il sentirsi sbagliati in questa società, o, ancor peggio, quel senso di inadeguatezza in un mondo al quale sentiamo di non appartenere.

Da questo mio pensiero nasce questo articolo, che vuol essere una piccola lente verso il passato, su grandi scrittori e poeti, che a loro volta si trovano tuttora in pasto della critica e del giudizio morale.

 ( Premetto che non sono quel tipo di persona che approva atteggiamenti violenti tantomeno autolesionismo. )

Nel brevissimo video che ho realizzato potete trovare Alda Merini, Charles Bukowski, Giacomo Leopardi, Gabriele d’Annunzio, Arthur Rimbaud, Giovanni Pascoli, Ernest Hemingway e Charles Baudelaire.

Tengo con tutto il cuore ad infondere in ognuno di voi questo messaggio

Spesso ci spaventa la particolarità di una persona, proviamo invece a vedere quella stessa particolarità come un punto di ricchezza, che magari non ci appartiene ma non cadiamo nel giudizio. Siamo esseri umani, tutti diversi nella nostra unicità, proviamo, per una sola volta, a vedere dietro allo sbaglio di un’anima, la sua probabile sofferenza interiore.

Alda Merini

Grande poetessa ed artista, che ha avuto il coraggio di essere sempre sé stessa. Molto criticata per essersi messa a nudo, nel vero senso della parola, davanti ad un obiettivo. In quel momento, chi si è chiesto il perché del suo gesto? Voglio dire, tanto scalpore per cosa? Lo avesse fatto una bella modella non avrebbe sollevato alcun polverone. Voleva semplicemente protestare contro una pratica assolutamente dolorosa e priva di prove scientifiche sul suo beneficio, ovvero l’elettroshock. Chiamata pazza, ma soffriva di schizofrenia. Chiamata sprovveduta, ma era una donna estremamente generosa. Chiamata instabile, ma era un’anima semplicemente e grandemente sensibile.

Charles Bukowsky

Erede della “maledizione del poeta”.

Ignorato dai critici accademici.

Anticonformista ed ammiratore della letteratura elegante di “Cechov” e di quella più tenebrosa di “Kafka” piuttosto che ammiratore anche del filone “maudit” ( il maledettismo di Baudelaire ).

Scrittore che non risparmia nulla al suo lettore; breve, preciso, conciso e diretto.

Ossessionato dal sesso, in tutta la sua semplicità di vita.

In balia dell’alcool, di droghe e brutalità.

Tutto causa di un profondo malessere interiore.

Giacomo Leopardi

Un “lirico” sempre incline ad esporre se stesso.

Vedeva all’universo attraverso la luce della sua individualità.

Il poeta lunare, il poeta delle domande estreme.

“Si diceva la sua poesia fosse la contraddizione più evidente del suo pessimismo”

Anche in questo caso, criticato semplicemente per la sua personalità e per il suo pensiero.

Gabriele d’Annunzio

Una cortigiana della belle epoque definì d’Annunzio “Uno gnomo spaventoso con gli occhiali cerchiati di rosso, senza capelli, con denti verdastri e le maniere di un ciarlatano.”

Una vita privata molto chiaccherata per il suo insaziabile desiderio sessuale che fu poi la rovina delle donne che se ne innamorarono. (Rinnegate dai padri, abbandonate dai mariti, ricoverate nei manicomi)

D’Annunzio poteva trasformare la donna più ordinaria e darle, per un momento, l’apparenza di un essere celeste. Dalla cameriera voleva prestazioni di sesso orale. Da Luisa Baccora, una famosa pianista, voleva che sublimasse la sua passione per lui suonando il pianoforte.

Giudicato nella sua scelta politica e criticato per la sua vita privata.

Arthur Rimbaud

Poeta francese, ricordato come il poeta maledetto. Tra i promotori della poesia moderna.

Dopo aver posto fine ai suoi studi, a causa della guerra, iniziò il suo anticonformismo e la ribellione contro l’ordine stabilito.

Scappò da casa e venne successivamente arrestato dalla polizia.

Ebbe una relazione con Verlaine con il quale intraprese un periodo di droghe ed alcool.

Giudicato, per le sue idee, pe il suo temperamento e la sua fragilità umana.

Giovanni Pascoli

Poeta dal carattere schivo ed introverso.

“Le sue esigenze affettive, soddisfatto del rapporto con le sorelle-madri, portarono in lui quel senso del proibito che poi svolge in ogni espressione della sessualità.

Segnato dal trauma della morte del padre, iniziò a covare in sé un grande senso d’ingiustizia che lo portò ad essere costantemente spaventato dall’età adulta.

Grande rivoluzionario nella tradizione.

Una visione antipositivista della realtà.

Difficile rapporto con la modernità.

Anche lui, criticato per questa sua particolarità.

CHARLES BAUDELAIRE

Poeta parigino, esponente del simbolismo, contribuì a creare il mito del BOHèMIEN e dedito a esperienze al limite, tra l’assunzione di droghe ed il vivere di passioni strazianti. Conoscitore dell’amore peccaminoso, nella sua relazione da amante, e dell’amore mistico.

Anticipatore del Decadentismo. Ribelle ed amante dei piaceri notturni.

Una figura iconografica che segna ancora la visione dell’intellettuale e del poeta dei giorni nostri.

Deriso e criticato per la sua personalità e grande sensibilità.

 ERNEST HEMINGWAY

Giornalista e scrittore, portavoce della generazione post-prima guerra mondiale.

Il padre si suicidò quando Ernest aveva ventinove anni e questo lo segnò profondamente, sentendosi in parte responsabile.

Definito ambizioso ed egoista. Quattro mogli e tre figli, per i quali indebitò ogni suo guadagno.

La consapevolezza di possedere un talento straordinario gli fece nascere in cuore uno smisurato orgoglio.

Ad ogni passo della sua vita ci fu un tradimento.

Durezza individualista e machista, evidenziata specialmente nel suo rapporto con le donne.

Attaccò il suo stesso corpo, prodigiosamente forte, che era la base delle sue certezze nella sua smania d’azione, lo espose ad incidenti di ogni sorte, ricavandone stressanti malattie e dolori permanenti.

Uomo fragile, giudicato nelle sue scelte, dovute da una forte sofferenza portata dalla fanciullezza.

7 risposte su “– Fuori di testa –”

A volte quella che è vista come “diversità” dal vivere comune non è altro che personalità, non è altro che non aver paura di mostrare chi siamo realmente.
la società tende a non mettere in evidenza queste entità, perchè tirano fuori dall’anima di ognuno di noi quella parte che non vogliamo vedere, per conformismo? comodità? paura del giudizio’…non lo so, ma per me è così.
Bel post, presentazioni dei poeti che ho apprezzato molto, qualcuno di loro sono tra i miei preferiti.

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