( Si consiglia l’ascolto durante la lettura )
Nuovamente qui, a violare il mio corpo, di voleri mai scomparsi. Ancora a premere sul mio collo, quella voce interrotta dal mio nascosto umore. Com’è possibile non lo so. Ne sanno però i pensieri, quelli nudi, incisi sui miei occhi, pieni del tuo parlarmi. Ancora questa tua benedetta voce, ancora il tuo modo di fare, ancora il tuo decidere sulla mia pelle, ancora la mia inerme bocca. Marchia con la tua saliva il mio sogno, fanne disastro carnale, fanne violenza dolce. I miei capelli stropicciali col tuo comando, abile maestro, di donne circondato. Usa e sfama la mia mente, insabbiala sulle onde di questo confuso inizio. Drogami della tua forza, correggi i miei dolori. Ogni gelosia accesa, mutala in ardita punizione, bramata essenza. Condisci con il sale questo mio stomaco ribelle, scuotine le rondini. Componi drappeggi e fammi sentire l’odore della tua cintura, stretta sulla mia vita, ricolma di esperimenti mai accaduti. E non smettere mai di parlarmi. È succo d’amore, ogni tuo verso.
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